domenica 28 giugno 2009

Contatti:



RESPONSABILE DEL PROGETTO:

    Giacomo Invernizzi - Tel. 035 319800

RESPONSABILE DEGLI INSERIMENTI:

    Giuseppe Frigeni - Tel. 349 6572556

REFERENTE PER VOLONTARI:

    Anna Cattaneo - Tel. 340 7745477

COORDINATORE DEL PROGETTO

   Giancarlo Rinaldi - Tel. 339 6597581



RIUNIONE VOLONTARI

Continuano i nostri incontri con Anna Cattaneo, responsabile volontari e con Beppe Frigeni, responsabile del filtro.
Nella scorsa riunione abbiamo affrontato i seguenti temi:
- in che modo salvaguardare i contatti con le nostre famiglie?
- in casa le decisoni vanno prese tutti insieme?
- contatti con il territorio?

GLI OSPITI

Gli ospiti dei servizi potranno essere uomini e donne, italiani e stranieri, provenienti dal territorio della Provincia di Bergamo che stanno attraversando un periodo di difficoltà abitativa e usufruiscono dell’alloggio al fine di prevenire l’aggravamento di forme d’isolamento e/o di condizione di senza dimora, di agevolare un agile recupero di risorse ed un reinserimento nella rete sociale. In particolare si tratta di:

1. Persone di sesso maschile e femminile che, in condizione di bisogno abitativo, si rivolgono al Nuovo Albergo Popolare o alla Caritas di Bergamo, senza tuttavia possedere le caratteristiche del senza fissa dimora in grave marginalità sociale. Per queste persone, che solitamente mantengono intatte alcune importanti risorse personali e di rete, l’inserimento nelle Comunità Terapeutiche del NAP rappresenterebbe una risposta inadeguata e sproporzionata al problema.

2. Persone straniere regolari o richiedenti asilo o rifugiate o con protezione umanitaria. Si tratta di uomini e donne soli, con diverse nazionalità, che ad oggi si rivolgono in prima istanza al servizio Migrazioni del Comune di Bergamo e alla Cooperativa Migrantes per attività di accoglienza, integrazione e tutela.

3. Uomini o donne provenienti dal circuito informale del “passaparola” che, a differenza delle precedenti, non sono agganciate o non vogliono essere agganciate ad alcun servizio sociale territoriale e rappresentano una forma di disagio sommerso. Ne è esempio esplicativo la persona che sta attraversando un percorso di separazione dal coniuge e che viene trovarsi, momentaneamente, senza una casa ed in condizione di vulnerabilità psicologica.

LA DOMANDA

Il territorio dell’ambito di Bergamo nel corso degli anni, in particolare dell’ultimo decennio, si è dotato di servizi che rispondono alle situazioni di emergenza abitativa. Si tratta di servizi di ricovero notturno (dormitori) e residenziali (comunità) che rispondono a bisogni della fascia di popolazione che possiamo definire appartenente alla grave marginalità. Tali servizi attraverso un processo coordinato svolgono una funzione di tipo alloggiativa affiancata ad interventi di accompagnamento.
Le strutture attualmente presenti sul nostro territorio, escludendo alcune situazioni legate più alla popolazione immigrata clandestina, rispondono in modo esaustivo ai bisogni primari e di accompagnamento di questa fascia di popolazione.
Rimangono invece scoperti alcuni ambiti verso i quali intende orientarsi il progetto.

1. Una parte della popolazione si rivolge ai servizi per la grave marginalità, utilizzandoli in modo improprio. Infatti pur necessitando di una soluzione di emergenza abitativa non appartengono alla fasce di popolazione in condizione di emarginazione grave. Si trovano quindi nella condizione di utilizzare un servizio che offre risposte non pertinenti alla loro situazione. Inoltre la valutazione degli operatori va nella direzione di giudicare dannose le risposte dei servizi dedicati alla grave marginalità per questa tipologia di utenza, in quanto tende ad aggravare la situazione di disagio. La condizione di queste persone si caratterizza per un bisogno alloggiativo manifestato a seguito di un evento di crisi relazionale, economica, familiare. Il soggetto non appare destrutturato, mantiene buone risorse individuali anche se la capacità di utilizzarle risulta parzialmente compromessa dall’evento. Di conseguenza si ipotizza che una risposta alloggiativa agevolata, affiancata ad un accompagnamento con funzione di supporto e orientamento, permetta al soggetto una condizione di pausa per riprogettare, in tempi brevi,la sua situazione.

2. Il secondo ambito di intervento del progetto ha un dimensione meno conosciuta. L’interevento in questo senso assume un caratteristica di sperimentazione. Si vuole intervenire nell’ambito della normalità supportando quelle situazioni che non hanno la caratteristica della gravità ma che evidenziano situazione di difficoltà abbinate a forme di emergenza abitativa. Le situazioni che meglio evidenziano l’ambito di intervento sono condizioni di sfratto, condizioni di separazione con necessità di abbandono della casa, condizioni di crisi economica temporanea.

SOGGETTO GESTORE

Il soggetto gestore del servizio è l’associazione Opera Bonomelli con sede in via Carnovali 95, Bergamo, rappresentata dal Legale Rappresentante Dott. Giorgio Frigeri.
L’Opera Bonomelli opera sul territorio della città di Bergamo e sull’omonima provincia a partire dagli inizi del 1900.
In modi diversi la sua attività è sempre stata rivolta all’accoglienza di persone che si trovano in condizioni di disagio/marginalità sociale.
Nel 1984 si è costituita in Associazione Opera Bonomelli e da allora gestisce, in convenzione con il Comune di Bergamo, il Nuovo Albergo Popolare.
La struttura svolge una funzione d’accoglienza per le persone che hanno nella strada, con le sue modalità di relazione ed i circuiti marginali, la propria dimora.
La struttura si qualifica, dentro la vita di una persona in difficoltà, come luogo transitorio inserito in una rete di servizi e risorse della città, per la riabilitazione dell’individuo in situazione di disagio.

MODALITA' DI FILTRO

Le persone potranno essere inviate dai servizi che partecipano alla realizzazione del progetto: Nap, Caritas, Cooperativa Migrantes, Azione Cattolica, e dai servizi che verranno coinvolti nel progetto. Le persone segnalate dovranno rientrare nella tipologia definita per la progettazione del servizio. Un operatore referente unico per gli inserimenti, raccolta la segnalazione, farà, tramite una adeguata valutazione, da filtro all’accesso al servizio.

I VOLONTARI

I volontari hanno un ruolo di condivisione dell’appartamento con una funzione di organizzazione e gestione della quotidianità. Rispetto agli utenti svolgono un ruolo di socializzazione, orientamento al territorio, condivisione delle esperienze, appartenenza relazionale. Trovano un supporto organizzativo con l’operatore referente dei volontari e supportano tramite l’osservazione l’andamento del progetto individuale con l’operatore che ha il ruolo di filtro.

Diego, Chiara e Valentina nella casa di Longuelo.
Elisabeth, Raquel ed Emiliano nella casa in Città Alta.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

• Il servizio è composto da 2 appartamenti, situati rispettivamente a Longuelo (Bergamo) e in Città Altà. Si caratterizzano come servizi residenziali con una capacità ricettiva, per ogni singolo appartamento, di 7-8 posti. Sono attrezzati dei normali servizi che permettono una condizione di residenzialità (camere, cucina, docce, servizi igienici, lavanderia).

• Gli appartamenti sono caratterizzati da una conduzione-organizzazione familiare con una presenza mista di volontari e ospiti.